Uno dei problemi principali quando si cerca di conciliare tra loro scienza e fede è sicuramente la questione dell’origine dell’Universo. Troviamo infatti due storie di creazione opposte tra loro: la teoria scientifica del Big Bang, e la creazione nella Bibbia. La storia narrata nella Bibbia somiglia di più ad un racconto mitologico e non sembra verosimile. La storia della creazione in sei giorni e di Adamo ed Eva è vera o è solo una favola? Se si è credenti si può credere nel Big Bang? La teoria del Big Bang smentisce l’esistenza di Dio? 

La Chiesa Cattolica sostiene che se si vuole comprendere davvero la Bibbia bisogna imparare a leggerla secondo le intenzioni dei suoi autori e secondo i generi letterari in cui è stata scritta. Questo vale per qualsiasi testo, se vogliamo capirne il significato dobbiamo sempre contestualizzarlo all’interno del genere letterario in cui si sta esprimendo l’autore. Ad esempio, se stiamo leggendo la Gazzetta dello Sport e troviamo un titolo di giornale con scritto: “Miracolo a Milano, l’Inter rimonta al 90esimo e batte la Juve 3-2” non penseremmo certo che ci sia stato letteralmente un miracolo a Milano per cui si sono sospese le leggi della fisica. Questo perché sappiamo che tipo di testo stiamo leggendo e siamo capaci di comprendere il tipo di linguaggio in cui l’autore si esprime. Per queste ragioni non ha senso prendere un testo sull’origine del cosmo che risale probabilmente a più di 3000 anni fa e trattarlo come se fosse un trattato scientifico astronomico del 2023. Anche se crediamo che quei testi siano stati ispirati da Dio, non significa che possiamo snaturarli e attribuirgli significati lontani dai loro scopi.

Per esempio, quando nel libro della Genesi si dice:

“Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. […] E fu sera e fu mattina: primo giorno.” (Gn 1,3-5)

Quanto dura quel giorno? Perché dovrebbe durare ventiquattro ore? Questa durata corrisponde ad una rotazione della Terra intorno al proprio asse in rapporto al Sole, ma secondo il racconto stesso non esistono ancora né la Terra né il Sole. Questi giorni sono evidentemente simbolici, ed hanno lo scopo di orientare la suddivisione del tempo nella vita degli esseri umani, sottolineando l’importanza del giorno di riposo. Tenendo presente questi aspetti si comprende che il libro di Genesi non è scritto per fornire una teoria scientifica precisa sull’origine del cosmo, ma per illuminarci su alcune verità spirituali fondamentali: che Dio ha creato l’universo per il bene, che tutto ciò che ha creato è buono, che l’essere umano è il culmine della sua creazione e riceve da Dio il compito di custodirla e coltivarla, che l’uomo e la donna hanno pari dignità e sono fatti per completarsi a vicenda, e infine il racconto sull’origine del male. Quindi è perfettamente possibile per un Cristiano Cattolico seguire gli sviluppi della scienza sulle teorie più accreditate e credere alla teoria del Big Bang. 

Chiarito questo fraintendimento fondamentale, possiamo chiederci cosa c’era davvero all’origine? Cosa c’era “prima” del Big Bang? O meglio da dove viene il Big Bang? 

1) La teoria del nulla: molte persone e anche alcuni scienziati sostengono che il Big Bang e l’Universo siano emersi dal nulla, il che ci lascia però con diversi problemi da risolvere. Come fa il nulla ad esplodere? Come fa il nulla a fare esistere qualcosa? Come fa dal nulla ad emergere il tutto, se è vera la legge di conservazione della massa: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma? Inoltre, se c’erano delle leggi immutabili ordinate, non c’era il nulla assoluto. 

2) La teoria dei cicli: il Big Bang avrebbe avuto origine da un Universo precedente che contraendosi, o espandendosi fino al punto di collassare su sé stesso, avrebbe prodotto un Big Crunch, una sorta di ritorno al punto di origine di massa infinita, che sarebbe poi a sua volta nuovamente esploso. Come una clessidra che ricomincia ogni volta. Anche questa ipotesi ci riporta al primo problema: se l’universo si espande perché ad un certo punto dovrebbe invertire il senso di marcia? Perché la clessidra dovrebbe rigirarsi ogni volta? 

3) La teoria della creazione: un Dio creatore eterno ha dato origine all’Universo al tempo, allo spazio e alla materia; gli ha dato un ordine con leggi immutabili che lo governano e ha creato la vita e la vita senziente e libera nell’essere umano. 

Concludo con una riflessione. Se noi camminando per strada ci imbattessimo in una pila di mattoni ordinata, penseremmo che è stata impilata da qualcuno, non che sono caduti così per caso. Se dovessimo trovare un quadro appeso a un ramo durante una passeggiata nel bosco penseremmo che qualcuno lo ha dipinto e appeso e non certo che i rami e le foglie e il trascorrere dei millenni lo hanno prodotto. Davanti alla meravigliosa immensità e complessità dell’Universo invece, diciamo che esso è venuto dal caso. Una sola cellula è più complessa di un’astronave e nel nostro corpo ce ne sono più di 37 trilioni, il DNA è un codice di informazioni, è come un libro scritto. Il sole, la luna, le stelle, le stagioni, gli animali, la meravigliosa complementarità degli elementi naturali, del maschile e del femminile, e l’essere umano che può cercare la verità, è libero, e può amare… tutti questi elementi non ci fanno pensare che deve esserci un disegno ordinatore intelligente che li ha pensati, Dio che li ha creati? 

Facci sapere che cosa ne pensi anche tu! Se hai qualche domanda o riflessione sei libero di condividerle con noi. 

Francesco Perboni