Secondo la rivelazione Cristiana contenuta nel Vangelo e in tutto il Nuovo Testamento Dio è l’Amore. Non l’amore inteso come semplice sentimento, ma l’Amore inteso come Sommo Bene, il Bene supremo. Dio è quel Bene grande che tutto attira a sé, che dà un ordine buono ad ogni cosa e che ama infinitamente e incondizionatamente. Parliamo quindi dell’esistenza del Bene. Il bene e il male vengono considerati dei concetti importanti nella nostra vita e nelle decisioni che dobbiamo prendere, ma entriamo più nello specifico e chiediamoci: il bene e il male esistono veramente? Su questo tema vorrei proporvi due riflessioni importanti.
Chi decide cosa sono il bene e il male, cosa è giusto e cosa è sbagliato?
Nella nostra società ci sentiamo ripetere spesso che siamo noi a decidere cos’è giusto e cos’è sbagliato per noi stessi. Ognuno ha la sua idea e tutte sono valide, ognuno fa come meglio crede e va bene così. Questo modo di ragionare sul bene e il male prende il nome di relativismo. Se fosse davvero così però la società sarebbe un caos e non sarebbe possibile vivere insieme. Ad esempio io potrei dire che per me è giusto rubare o usare violenza sugli altri. Allora chi decide cos’è il bene e il male in una società? L’autorità? La maggioranza? La società stessa? Sappiamo molto bene che le autorità, la maggioranza e gli stati si possono sbagliare. Il Novecento ci ha mostrato quanto gravi e disumane possono essere le leggi emanate dalla maggioranza in una società. Nella Germania nazista il nazismo diventa giusto o rimane sbagliato? Prendiamo ad esempio il caso famoso del processo di Norimberga. Dal Novembre del 1945 all’Ottobre del 1946 i gerarchi nazisti vennero processati dagli Alleati per i loro crimini. Si difesero dicendo che loro avevano obbedito a degli ordini, ma non solo: dissero che loro non avevano infranto nessuna legge e non avevano perciò commesso nessun reato. Il governo nazista, eletto democraticamente con ampia maggioranza, aveva deciso quelle leggi che loro hanno applicato senza mai infrangerle. Quindi se non avevano mai commesso un reato perché ora erano ritenuti colpevoli? Se non esistono criteri assoluti per determinare cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, come possiamo dire ai nazisti che si sbagliavano se nella cultura del loro Stato la morale era quella nazista? Serve un criterio assoluto oggettivo, che non dipende dalle scelte degli uomini, che determini che alcuni atti terribili come il genocidio sono sempre assolutamente sbagliati e allo stesso tempo indichi che cosa è sempre buono e giusto. Questa legge del bene e del male, una legge morale, che troviamo scritta dentro di noi viene da Dio.
Perché noi facciamo il bene?
Facciamo il bene perché dobbiamo, perché ci viene imposto e perché c’è una legge da rispettare oppure abbiamo un motivo in più? Il Dio di Amore rivelato da Gesù non ha scritto nel nostro cuore una legge solamente negativa, relativa a quello che non dobbiamo fare e non vuole che obbediamo passivamente a questa legge come a una serie di ordini che vengono dall’alto. Gesù dice di essere venuto a dare compimento alla legge con l’amore, cioè con una dinamica di segno positivo che ci spinge a fare il bene per attrazione. Noi vediamo una persona che fa il bene e la troviamo ammirevole, di animo nobile, piena di luce e di gioia, incontriamo il suo sguardo e ci scalda il cuore, e così pensiamo: “anche io voglio essere così!”. Fare il bene è qualcosa che ci rende felici, ci dà pienezza e significato, riempie di luce la nostra vita. La voce della nostra coscienza dipende in parte dalla nostra educazione ma non totalmente, c’è una voce molto intima che è quella di Dio in noi. Così la voce della nostra coscienza non è solo qualcosa che ci avverte quando facciamo il male e ci dice quello che non dovremmo fare, ma è anche una voce amichevole che ci sussurra (è più difficile da sentire) quel bene che possiamo fare. Se voi provate a mettervi nella vostra stanza, e provate a fare silenzio intorno, e in tutta sincerità, profonda, vi chiedete: “cosa devo fare?”, subito vi verrà in mente qualcosa che potreste fare di buono. Riordinare qualche aspetto della vostra vita, fare il vostro dovere, avere una piccola attenzione verso qualcuno, andare a trovare la nonna e così via… Quando ascoltiamo questa voce e cominciamo a fare il bene, la nostra vita si riempie di luce. Vi è mai capitato? Fatecelo sapere nei commenti!
L’esistenza del Bene che è uno dei modi di essere di Dio, ci parla di Lui e ci attira a vivere la vita in pienezza, la vita migliore che potremmo vivere!
Facci sapere che cosa ne pensi anche tu! Se hai qualche domanda o riflessione sei libero di condividerle con noi.
Francesco Perboni