“Chiunque sa che c’è una grande differenza tra un’arma in mano a un poliziotto onesto e a un bandito ostinato”
Padre José Eduardo de Oliveira ha condiviso sul suo profilo Facebook un commento su come l’educazione possa essere manipolata quando ignora l’esistenza dei vari tipi di cause – riguardo alle quali, dall’altro lato, il santo filosofo e teologo Tommaso d’Aquino presenta chiarissime considerazioni basate sull’opera di Aristotele, uno dei massimi nomi della storia universale della filosofia.
Ecco il commento del sacerdote:
Secondo San Tommaso, la causa finale è la causa di tutte le cause, ovvero quella che le mette in azione per ottenere un determinato fine (muove la causa efficiente per estrarre la causa formale da quella materiale, in funzione di un fine).
Trasponiamo questo principio nel campo dell’educazione. Educare deriva da “educere”, ovvero portare qualcuno fuori. In altre parole, il discorso sul metodo decontestualizzato dalla considerazione dell’agente e delle sue finalità è solo uno strumento per sviare l’attenzione.
Qualsiasi persona sa che un’arma può essere ottima, ma che c’è una grande differenza tra questa in mano a un poliziotto onesto e a un bandito ostinato, ancor più quando quest’ultimo vuole usarla per un crimine individuale o geopolitico.
Non parlare del ruolo degli scopi nell’educazione, dei suoi obiettivi reali, concentrandosi solo sul metodo perché sia più efficiente, distoglie l’attenzione dalle reali intenzioni dell’educatore. Inoltre quando nell’educare vengono proposti argomenti detti “ad hominem”, cioè il tentativo di sminuire l’interlocutore invece di concentrarsi su una vera comprensione dei contenuti, non è vera educazione ma indottrinamento. Così spesso si cade in sterili antagonismi senza rendersene conto!
Mao Tse Tung nascondeva l’esistenza della causa efficiente, sostenendo che tutta la realtà ricadeva nella contraddizione tra causa formale e causa materiale. Era una tattica molto semplice per distogliere l’attenzione dalla ricerca dell’agente e delle sue finalità.
Oggi si fa lo stesso con altre parole e un sorrisino di disprezzo e superiorità, il che ovviamente non rende nessuno immune alla realtà del fatto che “bonum ex integra causa” (il bene proviene da una causa integra) e che “malum est privatio boni debitum” (il male è la privazione di un bene dovuto).
Padre José Eduardo de Oliveira
Aleteia pubblicato il 01/10/19